mattino: da lunedi a venerdi 09:00-13:00
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Italia
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legislativo relativo agli Enti del Terzo Settore (ETS), introducendo una nuova importante
proroga fino al 2036 per il regime di esclusione dall’IVA applicabile a Enti associativi, ETS, ASD e SSD.
Di conseguenza, non vi sarà alcun obbligo generalizzato di apertura della partita IVA a partire dal 1° gennaio 2026, come inizialmente previsto.
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In pubblicazione sul portale istituzionale del Comune i bandi relativi ai Contributi Sport. La scadenza per la presentazione delle istanze è fissata alle ore 18 di giovedì 11 dicembre 2025.
In particolare sono pubblicati i bandi per:
I bandi e l'accesso alla piattaforma per la compilazione e l'invio della domanda, da presentare esclusivamente per via telematica, sono disponibili nella sezione “Documenti e dati/Bandi e avvisi/Bandi per contributi”.
Domande da presentare entro l'11 dicembre 2025: documentazione utile e accesso alla piattaforma per la compilazione e l'invio dell'istanza
A seguito della conclusione della fase di adesione alla misura da parte di ASD, SSD, ETS e ONLUS di ambito sportivo, si pubblica l’elenco dei corsi sportivi disponibili sul territorio nazionale. Si invitano gli enti sportivi aderenti a verificare la correttezza dei dati inseriti e comunicare eventuali difformità all’indirizzo dotefamiglia@governo.it. A partire dalle ore 12.00 di lunedì 29 settembre p.v. e fino ad esaurimento delle risorse disponibili sarà possibile presentare domanda sulla piattaforma dedicata, accessibile all’indirizzo: https://avvisibandi.sport.governo.it. La domanda potrà essere presentata esclusivamente da genitori o esercenti la potestà genitoriale di minori con età compresa tra i 6 e i 14 anni al momento della presentazione della domanda.
Per la selezione del corso sportivo, è necessario inserire il codice del corso, reperibile negli elenchi pubblicati (pdf, excel). Si raccomanda la massima attenzione all’inserimento del codice, poiché la domanda non potrà essere modificata e la sua cancellazione comporterà la perdita della priorità acquisita.
L’accesso alla piattaforma avviene tramite SPID o CIE. Per verificare il requisito dell’indicatore ISEE pari o inferiore a 15.000 euro, è richiesta una dichiarazione ISEE minorenni in corso di validità. Le istruzioni per ottenere l’ISEE sono disponibili sul sito dell’INPS https://servizi2.inps.it/servizi/PortaleUnicoIsee. La veridicità della dichiarazione ISEE sarà verificata automaticamente dalla piattaforma; pertanto, non è necessario allegare la dichiarazione alla domanda.
Durante la compilazione della domanda, il genitore o l’esercente la potestà genitoriale dovrà compilare e allegare il presente allegato firmato (anche con firma analogica, non digitale), insieme a una copia del documento di identità in corso di validità.
Si precisa che l’invio della domanda non costituisce garanzia di ricezione del contributo, che sarà assegnato solo a seguito dei necessari controlli di competenza.
Per maggiori informazioni, è possibile consultare la pagina dedicata al Fondo dote Famiglia 2025:
dove sono disponibili anche le FAQ.
Per richieste di informazioni o segnalazioni, è possibile scrivere all’indirizzo dotefamiglia@governo.it
Entro il 31 agosto 2025, tutte le Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche (ASD e SSD) iscritte al Registro Nazionale delle Attività Sportive Dilettantistiche (RASD) dovranno effettuare una verifica puntuale dei propri dati. Questo adempimento non è solo una formalità, ma rappresenta un momento cruciale per mantenere in vita lo status giuridico e fiscale che consente alle realtà sportive dilettantistiche di beneficiare di agevolazioni e semplificazioni previste dalla legge.Cosa si dovrà verificare ed eventualmente aggiornare:
È stato pubblicato in gazzetta Ufficiale il Decreto-Sport (D.L. 31 MAGGIO 2024 N.71) che introduce
due importanti novità in tema di lavoro sportivo:
1 - Rimborsi volontari
Abolito il criterio del rimborso autocertificato fino a 150 euro mensili, viene introdotto il
Rimborso forfettario ai volontari sportivi per le spese sostenute per attività svolte anche nel proprio
comune di residenza. Tale rimborso può essere erogato a ciascun volontario sportivo nel limite di
400,00 euro mensili ma soltanto in occasione di manifestazione ed eventi sportivi riconosciuti
dalle Federazioni ed Enti di promozione sportiva.
Pertanto, non è possibile riconoscere il rimborso forfettario in occasione di allenamenti o sedute
sportive non riconosciute dall’Ente di Affiliazione. Inoltre, i rimborsi forfetari sono consentiti soltanto
previa delibera degli Amministratori.
Attenzione: i nuovi rimborsi forfettari dovranno essere comunicati al RAS entro la fine del mese
successivo al trimestre di svolgimento (non "di pagamento") delle prestazioni del volontario. Tali
rimborsi forfettari non concorrono alla formazione del reddito del percipiente tuttavia dovranno essere
conteggiati nella verifica del superamento dei limiti di franchigia di 5.000,00 e 15.000,00 euro annui,
rispettivamente a fini previdenziali e fiscali.
2- Dipendenti Pubblici
Per i dipendenti pubblici che il Club intende inquadrare come collaboratore sportivo con un compenso
fino a 5mila euro annui, non occorre più l'autorizzazione preventiva: adesso è sufficiente la
comunicazione unilaterale che il dipendente deve inviare prima dell'inizio del rapporto sportivo, utilizzando i canali ufficiali previsti dalla pubblica amministrazione di appartenenza come gia avviene per i rapporti di natura volontaria-gratuita (pec, modulistica, ecc.).
Il 1° luglio 2023 ha segnato un importante cambiamento per i lavoratori nel settore sportivo in Italia. Con l’entrata in vigore del D.Lgs. 81/08, le società e le associazioni sono tenute a rispettare la normativa in materia di salute e sicurezza nei confronti di questa categoria di lavoratori. Questo articolo farà luce sulle implicazioni di queste nuove disposizioni e le sfide che potrebbero sorgere.
La legge considera lavoratore sportivo chiunque svolga attività a titolo oneroso nel settore sportivo. Questo comprende un’ampia gamma di professionisti, dai giocatori agli allenatori, dai preparatori atletici al personale medico.
Tuttavia, ci sono delle eccezioni importanti da considerare. Ai lavoratori sportivi con compensi annui inferiori ai 5 mila euro si applica l’art. 21 del Tusl. Questo articolo consente loro di beneficiare della sorveglianza sanitaria e di partecipare a corsi di formazione specifici in materia di sicurezza, anziché rispettare tutte le disposizioni del D.Lgs. 81/08.
Per i lavoratori sportivi con compensi superiori ai 5 mila euro annui, il datore di lavoro deve adempiere a tutti gli obblighi previsti dalla normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Questo include una serie di misure e procedure volte a garantire un ambiente di lavoro sicuro e salutare per tutti i dipendenti.
Una delle principali responsabilità delle associazioni sportive è la redazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR). Questo documento deve includere procedure preventive, operative e mediche da adottare nell’ambiente di lavoro. È fondamentale che il DVR venga aggiornato e revisionato regolarmente per garantire la sua efficacia.
Le associazioni sportive sono tenute a fornire informazioni, formazione ed addestramento adeguati ai propri dipendenti. Questo include istruzioni sulle procedure di sicurezza, sull’uso corretto dell’attrezzatura e su come rispondere in caso di emergenza.
È obbligatoria la nomina di un medico competente per l’applicazione del protocollo sanitario e di un Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP). Queste figure svolgono un ruolo chiave nel garantire il rispetto delle normative sulla salute e sicurezza sul lavoro.
Infine, le associazioni sportive devono redigere un Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze (DUVRI) quando si verifica la presenza di altre associazioni sportive o società sportive dilettantistiche nell’impianto sportivo. Questo documento è essenziale per prevenire incidenti e garantire la sicurezza di tutti i lavoratori coinvolti.
L’entrata in vigore del D.Lgs. 81/08 rappresenta un passo importante nella protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori nel settore sportivo. Le associazioni sportive devono adottare misure rigorose per garantire il rispetto di queste disposizioni e creare un ambiente di lavoro sicuro e salutare per tutti i dipendenti.
1. Quali sono le principali categorie di lavoratori sportivi interessate da questa normativa?
Le principali categorie di lavoratori sportivi interessate includono giocatori, allenatori, preparatori fisici e altro personale coinvolto nell’attività sportiva a titolo oneroso.
2. Quali sono le eccezioni alla normativa generale per i lavoratori sportivi?
I lavoratori sportivi con compensi annui inferiori ai 5 mila euro possono beneficiare di disposizioni speciali previste dall’art. 21 del Tusl, anziché rispettare tutte le disposizioni del D.Lgs. 81/08.
3. Quali sono i principali obblighi delle associazioni sportive in materia di salute e sicurezza sul lavoro?
I principali obblighi includono la redazione del DVR, l’informazione, la formazione ed addestramento dei dipendenti, la nomina del medico competente e del RSPP, e la redazione del DUVRI.
4. Perché è importante aggiornare regolarmente il DVR?
È importante aggiornare regolarmente il DVR per garantire che rifletta accuratamente i rischi presenti nell’ambiente di lavoro e le misure preventive adottate per mitigarli.
5. Qual è il ruolo del medico competente e del RSPP nelle associazioni sportive?
Il medico competente è responsabile dell’applicazione del protocollo sanitario, mentre il RSPP supervisiona l’implementazione delle misure di prevenzione e protezione sul posto di lavoro.
L’articolo 5, comma 15 quater, della legge 215/2021 prevede importanti modifiche al regime dell’IVA per le operazioni effettuate dalle Asd e Ssd, che entreranno in vigore dopo essere stata posticipate più volte, dal 01.01.2025. Queste novità sono state introdotte in risposta alla procedura di infrazione avviata diversi anni fa dalla Commissione Europea.
Tuttavia, comporteranno cambiamenti significativi per gli enti non commerciali (Asd, Ssd, Aps), sia in termini di adempimenti fiscali che di organizzazione interna.
Le operazioni effettuate dalle associazioni verso soci, associati o partecipanti, tesserati, a fronte di specifici corrispettivi o contributi, saranno esenti dall’IVA.
Le prestazioni di servizi strettamente connesse con la pratica sportiva o l’educazione fisica verso coloro che esercitano tali attività, nonché verso altre associazioni appartenenti alla stessa organizzazione nazionale, saranno esenti dall’IVA (le quote versate per partecipare a corsi per lo svolgimento dell’attività sportiva)
Queste modifiche normative comporteranno diverse conseguenze per gli enti non commerciali:
1. Tutte le operazioni degli enti non commerciali saranno soggette a IVA?
No, solo alcune operazioni saranno soggette a IVA secondo le nuove disposizioni.
2. Le associazioni sportive dilettantistiche dovranno aprire una Partita IVA?
Sì, dovranno farlo se non ne sono già provviste.
3. Cosa succederà alle ricevute non fiscali emesse prima del 31.12.2024?
Potranno essere emesse fino a tale data, ma successivamente sarà obbligatoria la fatturazione elettronica.
4. Quali sono le principali differenze tra le nuove disposizioni e quelle precedenti?
Le principali differenze riguardano l’ampliamento delle operazioni soggette a IVA e l’introduzione della fatturazione elettronica per le attività istituzionali.
5. E’ necessario per forza acquistare un registratore di cassa convenzionale? No, si possono utilizzare anche altri dispositivi telematici per battere i corrispettivi conformi alle disposizione normative dell’agenzia delle entrate.
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21 febbraio 2024
Pubblicato l’elenco delle mansioni rientranti tra quelle necessarie per lo svolgimento di attività sportiva ai sensi dell’art. 25 comma 1-ter del d. lgs. 36/2021, sulla base dei regolamenti tecnici delle singole discipline sportive, comunicate dalle FSN e dalle DSA, anche paralimpiche, al Dipartimento per lo Sport attraverso il CONI e il CIP.
“Oggi si aggiunge un ulteriore tassello normativo che va in direzione della piena attuazione della riforma del lavoro sportivo. È stato, infatti, pubblicato il decreto di approvazione del primo elenco delle mansioni necessarie, oltre quelle già previste dalla legge, per lo svolgimento dell’attività sportiva da parte delle Federazioni Sportive Nazionali, delle Discipline Sportive Associate, anche paralimpiche, regolamentate sulla base dei rispettivi regolamenti tecnici. Si tratta delle figure necessarie, ai sensi dei regolamenti sportivi, allo svolgimento dell’attività sportiva e che rientrano nell’ambito di applicazione del decreto n. 36 del 2021 che ha riformato il lavoro in ambito sportivo” - ha dichiarato il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi.
È stata pubblicata la circolare del Ministero del lavoro (Circolare INL n. 2, del 25 ottobre 2023) della quale evidenziamo i punti più importanti di vostro interesse:
Ricordiamo, infatti, che dalla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del correttivo-bis, avvenuta lo scorso 4 settembre, solo ieri, 25 ottobre 2023, è stata emanata la prima circolare interpretativa, mentre tacciono sia l’Agenzia delle Entrate, sia l’INPS, sia il Ministero del lavoro e delle politiche sociali. In tal senso si auspica anche un documento interpretativo del Dipartimento per lo Sport, ovvero di Sport e Salute, che possa agevolare l’applicazione di una serie di adempimenti innovativi per il mondo sportivo attraverso il RAS.
Contattaci per ulteriori InformazioniStudio Ferreli Consulenza per Associazioni Sportive Dilettantistiche
Pubblicato in GU n. 256 del 02.11.2022, il Decreto legislativo del 5 ottobre 2022 n. 163, contenente disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 28 febbraio 2021, n. 36, in attuazione dell'articolo 5 della legge dell'08.08.2019 n. 86, recante il riordino e riforma delle disposizioni in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici, nonchè di lavoro sportivo.
Il testo, composto da 31 articoli, modifica altrettanti articoli del D.Lgs. n. 36/2021, e le norme oggetto delle modifiche si applicheranno a decorrere dal 1° gennaio 2023.
mattino: da lunedi a venerdi 09:00-13:00
sera: da lunedi a venerdi 15:30-19:00
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